In quest’ultimo periodo i Paesi del Nord Africa sono uniti dalla voglia di riscatto e cambiamento. I regimi traballano, la popolazione è in guerra civile, molti scappano. La solidarietà dell’ASD KannaKitesurf va al popolo, che ha come unica colpa essere nato in luoghi dove spesso i più banali diritti civili non vengono tutelati. Non dovremmo mai dimenticare quanto siamo fortunati. Non dovremmo mai smettere di apprezzare la libertà che altri italiani hanno conquistato.
Non vogliamo dilungarci in discussioni politiche, non è questa la sede. Ma attraverso il diario di viaggio della Tunisia, ricordare gli amici conosciuti durante tutti i kite trip del Nord Africa.
Questo report è scritto da Enzino Capone, colonna portante dell’associazione KannaKitesurf. Enzino vive a Palermo per lavoro. I suoi compagni di viaggio sono stati Sergio Di Bernardi, Francesco Azzaro e Luigi Pennica. Ottimi kiters che conosciamo personalmente ed attraverso i quali potremmo dire sia nata una sorta di gemellaggio con la città di Palermo.
Ecco ciò che Enzino “Chiodao” Capone scrive:
Con grande piacere ed onore, provo a stilare un report sul kite trip in Tunisia.
Il coach, dopo le mie decantate e soddisfacenti impressioni, mi ha chiesto di decrivere il viaggio per dare la possibilità agli associati KannaKitesurf, ed al semplice visitatore del sito, di poter avere qualche impressione diretta.
Lo spot di Gammarth, costa North-Ovest della Tunisia, risulta lavorare bene con i venti del quadrante N – NW , E-SE, un po’ meno in quanto rafficati, e con i venti W-SW addirittura side-off !
Il viaggio ha inizio i primi di giugno. Imbarchiamo a Palermo con l’auto bella carica di materiale sportivo, salpando a mezzanotte per giungere nel porto di Tunisi di buon mattino. Il primo impatto non è affatto male: le condizioni ci sono!!!!
Dopo 30 min. di macchina arriviamo al resort prenotato dall’Italia: il “Barcelò Carthage Thalasso” 5 stelle lusso direttamente in spiaggia, ad un prezzo straordinario di 70 euro a notte per persona. Il resort risulta essere comodo ad accogliente come potrete vedere dalle foto.
Diamo un’occhiata dal balcone che affaccia sulla spiaggia e non crediamo ai nostri occhi: ci sono almeno 30 nodi, sole ed un’ottima temperatura. Prendiamo l’attrezzatura e corriamo in spiaggia. Non potevamo aspettarci di meglio.
Dopo aver salutato gli amici italiani del “BlankoKitesurfClub Gammarth”, armiamo l’attrezzatura.
E’ impossibile non notare la presenza di particolari locals che ci accolgono simpaticamente in spiaggia. Noi accettiamo volentieri l’accoglienza prestandoci a qualche scatto con i cammelli.
L’acqua in mare è un po’ torbida e con fondale basso per i primi 30-40 metri dalla riva, ed un po’ chopposo. Navigando verso fondali più profondi l’acqua diventa azzurra. Le ondine fanno da trampolino ed il ventone da catapulta. Ci siamo divertiti con salti in hang-time anche piuttosto alti. Spero che le foto rendano l’idea. Ovviamente non sono mancati i gran botti in acqua…
A fine giornata eravamo veramente stanchi …ed un po’ ammaccati, ma pienamente soddisfatti della session. I pomeriggi terminavano con relax, aperitivo e bagno in piscina.
La posizione strategica di Gammarth ci ha consentito di visitare diversi siti turisti e storici come la Capitale Tunisi, la storica Carthage e la deliziosa Sidi Bou Said con i suoi portoni decorati ,il bazar e scorci mozzafiato.
Il popolo tunisino è molto accogliente. La vita notturna di Gammarth e dintorni si propone piuttosto viva e divertente, piena di locali e giovani. Non mancano gli ottimi ristori anche a buon prezzo. Purtroppo non c’è nessuna foto che immortali i vivaci locali della costa, ma fidatevi: non hanno nulla da invidiare ai locali del jet-set internazionale.
In conlusione il Kitetrip in Tunisia è risultato al di sopra delle aspettative. Consigliato a tutti, sia kiters giovani che kiters con famiglia a seguito, in quanto offre un’ottima e vasta scelta di relax e divertimento.
Soprattutto quando la parola d’ordine è : NO STRESS!! 😉
ENZINO CAPONE